Editoriale: un mondo diverso
Come da consuetudine, nel periodo natalizio, tradizione vuole che ci si scambino gli auguri di buone feste, che si preparino addobbi e regali e che si riaccendano i buoni propositi e le speranze. Quest’anno, oltre a tirare fuori le ghirlande, le lucine del presepe e quant’altro avevate inscatolato nel cartone in garage, regalatevi il tempo della riflessione andate oltre allo spumante e al panettone e cercate di rivisitare i ricordi di quando eravate bambini e vi divertivate a “giocare”.
Lo sport è sempre stato un’attrazione irresistibile per i bimbi di ogni generazione perché ha sempre incarnato gli ideali di protagonismo, di eroismo e di emulazione positiva di ciascun piccolo adolescente. Una passione semplice e antica che sgocciola attraverso il filtro del tempo e si va a sedimentare sulla memoria del presente.
Ancora oggi è una gioia vedere i tanti bambini, divenuti giovani adulti, che passati gli scogli umorali dell’adolescenza si ritrovano in palestra prima di tutto per la gioia di stare con gli amici e il gruppo e poi per mettersi in gioco in partite e campionati con altri ragazzi come loro per potersi misurare e cercare di vincere qualche partita; c’è agonismo, ma c’è anche rispetto, c’è lotta, ma c’è anche fair play ed è sempre e solo il campo che misura il valore degli uni e degli altri.
Per quanto ci riguarda questo è il terzo Natale che passiamo fuori dal vecchio Palamolza, tre anni senza sede e senza campo, con il Comune che di fronte alle nostre rimostranze sembra avere fatto proprio il vecchio adagio “ campa cavallo che l’erba cresce”, ma è scritto nel libro del destino che un giorno apparirà una cometa ad accendere il Palamolza e arriveranno tre Re magi uno con le chiavi di ingresso, uno con la pece e uno con il pallone da Pallamano e allora la Pallamano Modena risorgerà ad illuminare un nuovo rinascimento sportivo.
Per adesso continuiamo a sopravvivere in un mondo sportivo ostile dove la prassi è l’indifferenza e la solidarietà e la condivisione sono divenute merce rara; continuiamo a sopravvivere solo grazie all’impegno e al volontariato di amici, genitori, ex giocatori, e ci sostiene l’entusiasmo della nostra truppa di giovani atleti che non vinceranno certo il campionato del mondo, ma si stanno guadagnando onore e rispetto su tutti i campi dando un contributo importantissimo alla sopravvivenza della loro stessa società.
Possiamo costruire un mondo diverso solo se crediamo che possa esistere un mondo diverso…e il mondo diverso era quello di quando eravamo bambini e tutto ci faceva brillare gli occhi di gioia e felicità, senza federazioni, comitati, commissioni.
Ho esplicitato poc’anzi il mio pessimismo per il futuro, nonostante lo spirito natalizio…so che tutti vorrebbero sentire di questi tempi belle parole di speranza, di sentimenti e di buoni propositi, ma sono scoraggiato da quello che vedo intorno a me.
Ciononostante è proprio la ragione a venire in soccorso a una fede claudicante perché malgrado tutto rimane imperativo continuare a seminare se si vogliono raccogliere frutti nel prossimo futuro e si si vuole dare una speranza ai nostri ragazzi.
Non arrendiamoci al cinismo e coltiviamo la speranza e i sogni dei nostri giovani e se noi siamo ormai amareggiati e disillusi lasciamoci stupire dalla vitalità e dall’entusiasmo dei ragazzi, saranno loro, se abbiamo lavorato bene, a portarci fuori dalle secche e dalle derive in cui ci siamo arenati.
Un grazie di cuore a tutti, a cominciare dai nostri amici sponsor, che oltre a condividere i nostri entusiasmi e i nostri valori contribuiscono concretamente a supportarci economicamente in base alle loro possibilità…dal più piccolo al più grande, un gruppo di generosi e volonterosi come tutti noi che non guadagnano nient’altro se non la soddisfazione di fare una cosa bella, pulita e socialmente utile per la comunità e il territorio nel quale lavoriamo tutti i giorni.
Un grazie alle famiglie che ci hanno scelti come partner per la condivisione di un percorso educativo dei loro figli.
Un grazie ai ragazzi e alle ragazze, dai più piccoli che iniziano (meravigliosa incoscienza) ai più grandi, che ormai ci accompagnano da anni su tutti i campi sportivi del nostro piccolo mondo.
Un grazie a tutti quegli ex ragazzi che tornano per dare una mano, un grazie agli allenatori e ai tecnici che da sempre sono l’anima delle squadre e si fanno in quattro sempre e comunque.
Un grazie per la condivisione di tutti i momenti di gioia e di entusiasmo che avete saputo generare: godetevi questo momento di dolcezza , il miele del ringraziamento , ma sappiate che, quando tornerete in palestra, torneremo ad essere implacabili e severi, ad urlarvi nelle orecchie ogni tipo di minaccia, a farvi correre e sudare fino a che non avrete buttato fuori tutta la ciccia accumulata con cotechini e zamponi, a frustare il vostro amor proprio senza alcuna misericordia perché dopo il Natale ci sarà la quaresima!
In attesa di sentire sibilare e schioccare la frusta del sacrificio….per adesso….godetevi un Buon Natale e delle Buone Feste!