Progetto Scuole

Metodo e Fasi educative

Metodo


Fasi

  • Il primo periodo (Ottobre/ Novembre) è dedicato all’acquisizione e miglioramento degli schemi motori di base ( saper correre, saltare, lanciare, afferrare), al miglioramento delle capacità relazionali ed affettive (saper stare e giocare con gli altri) e il mezzo prevalentemente usato sarà il gioco stesso che offrirà tutti gli spunti formativi necessari per la crescita educativa del bambino;
  • Alla fine del primo periodo (Dicembre) si cominceranno le prime partitelle, che saranno organizzate in modo da non escludere nessuno all’interno della classe e si cercherà di valorizzare gli elementi positivi di ciascuno e di smorzare aggressività ed agonismo cercando di ricondurli in un alveo educativo e formativo. A ben poco serve fare finta di niente e rimuovere il problema dell’agonismo e dell’aggressività; serve molto di più cercare di costruire un clima fondato sul saper stare insieme ; bisogna fornire, fin dalle prime esperienze relazionali, un corretto approccio alla competizione e all’agonismo per contribuire alla formazione di una sana cultura sportiva;
  • Nel secondo periodo (Gennaio/Marzo) si cercherà di continuare nell’'approfondimento degli schemi motori attraverso una finalizzazione sempre più mirata dei  grandi giochi con la palla che da generici e variegati verranno sempre più ricondotti al gioco della Pallamano;
  • Nel terzo periodo (Aprile/Maggio) si arriverà al momento finale del Torneo o della Festa o che dir si voglia, ovvero il momento del gioco e del confronto con gli altri senza drammatizzazioni agonistiche, ma viceversa con l’intento di costruire e sperimentare un percorso che favorisca lo sviluppo del vivere insieme e l’integrazione delle diversità;
  • In parallelo all’intervento capillare sulle classi si promuoveranno, ove possibile, Centri Avviamento Sportivi, all'interno della scuola stessa se possibile, o in collaborazione col territorio;
  • L'obiettivo è quello di organizzare un piccolo campionato riservato proprio a questi Centri così che i piccoli allievi possano partecipare ad una prima manifestazione sportiva tutelata negli aspetti giocosi e nei valori educativi e protetta dagli influssi nefasti di un precoce agonismo. 

 

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